Fine del Mercato tutelato: con la proroga slitterebbe tutto di 6 mesi, a Giugno 2024

Il 10 Gennaio 2024 è stato identificato come il termine ultimo del servizio di maggior tutela. Da quella data si sarebbe passati poi al Mercato Libero. Ora però, è arrivata la proposta di una proroga che prolungherebbe, di fatto, la validità delle tariffe tutelate fino a Giugno 2024.

L’ipotesi del governo

Il ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE) Gilberto Pichetto Fratin, nel corso di un suo intervento ad un convegno tenutosi a Roma nella metà di Settembre, ha parlato dell’uscita di un nuovo decreto energia che prevede, tra gli altri temi caldi che riguardano la situazione energetica italiana, una proroga di 6 mesi per coloro che ancora sono agganciati al servizio di maggior tutela.

Mercato tutelato: cosa non cambia

Trattandosi, a quanto pare, di uno slittamento temporale, i privati che ancora ricevono la bolletta in bianco e nero, vedrebbero immutati i numeri e l’intestazione delle fatture delle proprie utenze.

La proroga: chi riguarda

Come era stato precedentemente stabilito, i privati e le microimprese sono i destinatari del passaggio dal mercato tutelato al mercato libero. Secondo le stime, infatti, a vedersi migrare le proprie utenze, finita la proroga, sono circa 9 milioni di famiglie.

Il procedimento

Arera aveva annunciato la data del 10 Gennaio 2024 come la fine del mercato tutelato e l’inizio di un periodo di servizio a tutele graduali fino ad arrivare al mercato libero dopo pochi mesi. 

Un processo graduale che avrebbe coinvolto le utenze dei privati in un’asta energetica contemporanea a 26 aree del territorio italiano, dove gli operatori del mercato libero si sarebbero accaparrate delle quote fino ad un massimo del 30%. Le condizioni erano state imposte dalla stessa Arera che avrebbe confermato la partecipazione degli operatori con una stabilità finanziaria in grado di sostenere l’operazione d’acquisto.

Cosa succede ora? 

Per ora, sembra che le cose rimangano così come sono per chi non ha voluto cambiare fornitore. Si ricorda, infatti, che non sussiste un obbligo specifico di switch per i privati del servizio di maggior tutela prima della scadenza del termine.

A conti fatti, la scelta finale spetta al consumatore, il quale può, per ora, rimanere con il servizio di maggior tutela e attendere che gli venga assegnato un nuovo fornitore mediante, appunto, il servizio a tutele graduali; altrimenti può decidere in autonomia a quale operatore rivolgersi per la propria fornitura energetica prima dei termini di scadenza indicati.


L’articolo si intende in aggiornamento, dati gli sviluppi a livello governativo in merito alla decisione della proroga.